Non una semplice guida ai migliori oli d'oliva, ma una operazione di marketing commerciale che rilanci l'economia abruzzese partendo dalla conoscenza del territorio e dei suoi protagonisti. Le Dop, le cultivar autoctone, ma soprattutto il racconto delle aziende e degli oli, i consigli di utilizzo e gli abbinamenti ideali suggeriti dai grandi cuochi della regione sono gli elementi principali della guida Oli d'Italia, firmata dal Gambero Rosso e Unaprol e presentata ieri a Pescara in collaborazione con Coldiretti Abruzzo e Assessorato all'agricoltura della Regione Abruzzo. Uno strumento di facile consultazione per orientare il consumatore nella scelta dell'etichetta giusta in cui non poteva mancare l'Abruzzo con le sue tre Dop (âAprutino Pescareseâ nel territorio della provincia di Pescara, âColline Teatineâ in provincia di Chieti e âPretuziano delle Colline Teramaneâ nella zona di Teramo) rappresentate da una selezione di ventidue su 273 aziende.
Presenti, moderati dal giornalista Michele Bungaro, il presidente nazionale di Unaprol Massimo Gargano, il giornalista del Gambero Rosso Carlo Ottaviano, l'esperto di sistemi di tracciabilità dell'olio extravergine Nunzio Scaramozzino, oltre al direttore regionale Coldiretti Abruzzo Simone Ciampoli, al presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci e all'assessore regionale all'agricoltura Mauro Febbo, che ha concluso lâincontro.
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In Italia, in base ai dati dellâosservatorio economico Unaprol, si producono mediamente ogni anno 500mila tonnellate di prodotto a fronte di un consumo interno che supera le 700mila tonnellate.
Il nostro Paese esporta oltre 200mila tonnellate di prodotto e importa, anche per soddisfare la domanda interna, circa 400mila tonnellate allâanno. Il 60% circa della produzione italiana appartiene alla categoria dellâextra vergine. Di questa percentuale, il 30% circa, pari a 100mila tonnellate, rappresentano la quota assorbita da autoconsumo e filiera corta: frantoi privati, cooperative, strutture agrituristiche. Per i 60 milioni di italiani restano a disposizione circa 200mila tonnellate di extra vergine pari a 200milioni di bottiglie di olio: solo 3,3 litri di olio a testa in annate normali.
âPoco, ma buono? Proprio per questo - afferma Massimo Gargano - il vero olio extra vergine di oliva italiano va difeso e valorizzato e la guida Gambero Rosso Unaprol rappresenta unâopportunità per la produzione di eccellenza di questo Paeseâ. Da una parte lâetichettatura dellâorigine obbligatoria che ha messo in trasparenza la tracciabilità del vero olio extra vergine made in Italy. Dallâaltra, il prodotto targato con il bollino I.O.O% qualità italiana già disponibile, nei mercati di Campagna Amica, negli agriturismi, nella filiera corta a Km âOâ nella rete di vendita dei nuovi consorzi agrari italiani. Un prodotto certificato e garantito che servirà a distinguere una qualità diversa tra gli oli extra vergini di oliva. Una bella competizione dove a vincere - afferma ancora Gargano - saranno i consumatori, liberi di poter scegliere correttamente informati, aiutati anche da una guida che li aiuti a migliorare il consumo consapevoleâ.Â
Nel corso della conferenza sono stati diffusi i dati sulla filiera olivicola abruzzese con riferimento alla campagna in corso. In particolare, si rileva che lâolivicoltura in Abruzzo rappresenta unâimportante realtà produttiva, essendo la seconda coltura arborea più coltivata subito dopo la vite, con 44.000 ettari coltivati, pari al 4% del totale investito in Italia ed al 5% dellâintera superficie olivicola del mezzogiorno. Nel dettaglio provinciale si evidenzia come la provincia di Chieti contribuisca con circa il 50% alla produzione regionale e la provincia di Pescara con circa il 30%, mentre la provincia di Teramo presenta una realtà aziendale molto frammentata e con superfici limitate. Per la campagna produttiva in corso si prevede che in Abruzzo saranno prodotte circa 16.000 tonnellate di olio di pressione con una contrazione del 15% rispetto agli esiti produttivi della campagna precedente ma una qualità sempre maggiore.
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Soddisfatto anche il presidente della Camera di Commercio Daniele Becci. <



