12 Ottobre 2011
pac, preoccupazione di coldiretti

<< E' necessaria una riforma Pac più equa e giusta >>. In linea con il presidente della Confederazione Nazionale, interviene anche Coldiretti Abruzzo sulla proposta di politica agricola comunitaria varata dalla Commissione europea. A sentire il direttore Simone Ciampoli, il cambiamento del settore agricolo e la grave crisi economica convergono su un imperativo categorico: la necessità di una pac che indirizzi le risorse verso una agricoltura che premi competitività, occupazione, sicurezza alimentare. Presupposto principale che, a sentire l'organizzazione agricola, verrebbe smentito dal testo di riforma attualmente varato: una proposta che non definisce gli agricoltori attivi in base a quello che effettivamente fanno ma << solo in base alla quantità di aiuti che ricevono premiando così le rendite e le dimensioni e non certo il lavoro e gli investimenti >>. La proposta prevede poi una riduzione del budget che l’Italia non merita affatto, anche considerando che aumenta in modo significativo il divario tra le risorse che il nostro Paese versa all’Unione Europea e quello che recupera attraverso la Politica agricola. In gioco, c'è il futuro di 1,6 milioni di imprese agricole che danno occupazione a circa un milione di dipendenti e che garantiscono il presidio territoriale di oltre 17 milioni di ettari di terreno coltivato totale dal quale nascono produzioni da primato che danno prestigio e competitività al Made in Italy nel mondo. << In tale situazione >> conclude Ciampoli <>. 
 

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