Coldiretti Chieti esprime apprezzamento per la recente approvazione da parte della Camera dei Deputati di alcune mozioni che impegnano il Governo a modificare o rivedere i criteri per lâesenzione dellâImu per i terreni agricoli montani, collinari e svantaggiati. Un apprezzamento seguito dallâannuncio di un attento monitoraggio sui sindaci per le aliquote 2015.
"In particolare - afferma Gabriel Battistelli, direttore provinciale Coldiretti Chieti - auspichiamo che si dia seguito allâimpegno sollecitato nella mozione firmata da oltre 50 parlamentari di maggioranza in cui, tra lâaltro, si chiede di ampliare lâambito delle esenzioni dando priorità ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali tenendo particolarmente conto degli affitti nellâambito familiare. In provincia di Chieti persistono infatti numerose situazioni che vedono genitori, oggi in pensione e dunque non più iscritti allâInps, concedere i propri terreni ai figli e dover pagare interamente lâimpostaâ.
Sulla stessa linea il presidente provinciale Coldiretti Chieti Sandro Polidoro. âContinuare lâimpegno per lâImu 2015 è molto importante â sottolinea Polidoro â torneremo a chiedere ai sindaci di ridurre al minimo lâaliquota da applicare nel 2015 ai terreni agricoli nei comuni interessati e a monitorare lâaggiornamento degli indici, che va fatto dai comuni entro il 30 giugno e il 31 dicembre. A tal proposito - rimarca Polidoro - occorre prestare attenzione alla classificazione per grado di montanità , ricordando che tale classificazione viene trasmessa all'Istat dall'Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) responsabilizzando gli enti locali affinché si attivino per dimostrare i requisiti socio economici necessari ad una corretta e aggiornata classificazioneâ.
âLâImu â aggiunge Battistelli â è un argomento chiave da affrontare in maniera definitiva per il lavoro dei coltivatori diretti e se si opera sinergicamente e con impegno sicuramente si può aumentare la platea degli esentati. Occorre ora fare passi ulteriori e decisivi verso la concretizzazione degli impegni, dando forza anche al senso delle battaglie di Coldiretti, distinguendo chi lavora in agricoltura con priorità ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola. Un'attenzione in più verso il settore agricolo, strategico per l'economia chietina, soprattutto in alta collina e montagna dove l'impresa agricola deve essere riconosciuta come âtutoreâ di questi territori diversamente votati allâabbandono e al degradoâ.
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