30 Aprile 2015
LA CARTA DI IDENTITA’ PER GLI ARROSTICINI

 Arriva la carta di identità anche per i tanto amati arrosticini abruzzesi con il nuovo Regolamento europeo che impone l’indicazione del paese di allevamento e macellazione delle carni ovina, suina, caprina. Se ne è parlato questa mattina in occasione della trasmissione Buongiorno Regione, condotta da Silvana Ferrante, nell’azienda agricola di Antonio Lazzarini a Cepagatti. Al microfono Rai, il direttore di Coldiretti L’Aquila Massimiliano Volpone, il direttore Ara Franco Cortesi e David Falcinelli di Coldiretti Abruzzo che hanno ricordato la recente novità scattata sui banconi dei supermercati dove, dal primo aprile, per essere certi di portare a casa prodotto al 100 per 100 tricolore si potrà cercare la carne con la scritta “origine Italia” a garanzia che tutte le fasi, dalla nascita all’allevamento fino alla macellazione si siano svolte sul territorio nazionale. Questo, anche per i tanti apprezzati arrosticini che, sulla vaschetta, ripartano ora anche il luogo di origine. “Si aggiunge un altro importante tassello a difesa del consumatore e dell’imprenditore agricolo italiano e in questo caso abruzzese, nell’ambito di un percorso iniziato circa 15 anni con l’obbligo di etichettatura di origine per la carne bovina fresca – evidenzia Coldiretti - dalla nuova norma restano ingiustamente escluse la carne di coniglio, particolarmente diffusa a livello nazionale, e quella di cavallo oggetto del recente scandalo, ma anche le carni di maiale trasformate in salumi. Una carenza particolarmente grave che va colmata al più presto se pensiamo che in Italia due prosciutti su tre sono fatti da maiali stranieri ma il consumatore non lo può sapere, e la situazione non è certo migliore per salami, soppressate, coppe o pancette. Di certo – aggiunge Coldiretti – i veri, e tanto amati, arrosticini abruzzesi, fatti con carne di pecora, sono ora più tutelati in quanto in vaschetta si dovrà riportare obbligatoriamente l’origine della carne e non si correrà il rischio di comprare un prodotto spacciato per abruzzese per il solo fatto di essere stato macellato in Abruzzo”. Attenzione, quindi: se si vogliono i veri arrosticini abruzzesi, leggete attentamente l’etichetta per evitare di imbattervi in semplici spiedini di carne ovina nata, allevata e addirittura macellata all’estero.   

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