In occasione del rapporto sullo stato economico della regione Abruzzo dopo il terremoto la Coldiretti lancia l'allarme agriturismo. "Il sisma del 6 aprile sta avendo un forte impatto negativo sulla stagione turistica per la quale si registra un consistente calo delle prenotazioni degli alloggi nelle aziende, in netta controtendenza rispetto agli anni scorsi" spiega il direttore Michele Errico "Un calo che è molto marcato nella provincia dell'Aquila e nella zona interna collinare del territorio abruzzese, mentre fortunatamente e' meno sentito nella zona costiera. Vista la situazione, l'invito che rivolgiamo è di tornare a credere in questa regione e incentivare il suo rilancio attraverso i piccoli gesti come acquistare i prodotti tipici abruzzesi o premiare il turismo di questi incantevoli posti". In difficolta' sono 600 agriturismi abruzzesi condotti per il 46 per cento da donne, dei quali 333 offrono ristorazione, 521 alloggio garantito da 5714 posti letto, secondo i dati Istat relativi al primo gennaio 2008. "A causa del terremoto" dice Dante Melchiorre esperto dell'associazione agrituristica Terranostra Abruzzo "ci sono state molte disdette gia' in primavera". Terranostra ricorda che, poco prima del terremoto, nell'ambito di un progetto realizzato in collaborazione con l'agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo (Arssa) e Assessorato regionale all'agricoltura, ben venticinque aziende agrituristiche abruzzesi erano state certificate in Sistema Qualità. Un marchio ideato in sinergia con l'ente certificatore Csqa con l'obiettivo di garantire l'autenticità dell'agriturismo, promuovere la qualità, tutelare e valorizzare il patrimonio e le tradizioni culturali e gastronomiche delle aziende agricole.