27 Agosto 2014
ESTATE, FLOP ANCHE IN ABRUZZO

ANCHE L’AGRICOLTURA RISENTE DI MALTEMPO E CRISI 

Flop dell’estate per maltempo e crisi, che hanno condizionato sia le vacanze degli italiani che l'agricoltura. Lo afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sulla fiducia degli italiani ad agosto: il malumore è alimentato dal fatto che quest’estate una maggioranza del 60 per cento non ha trascorso neanche una notte di vacanza fuori casa e gli altri hanno tagliato durata e spese. A livello nazionale, si è verificata una riduzione del 25 per cento del budget familiare delle vacanze estive rispetto al 2008 con una spesa media per persona pari 665 euro (dati Coldiretti/Ixe’). Un andamento che si è tradotto negativamente sulle imprese impegnate nel settore turistico e su tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture vacanziere come cuochi, camerieri, addetti all'accoglienza, all'informazione, ai servizi e all'assistenza alla clientela.
Situazione non migliore in Abruzzo, in cui nonostante abbiano tenuto le escursioni "oneday" nelle mete tradizionali, si sono registrati comunque alcuni cali di prenotazione soprattutto in alcune località balneari minori.
Le condizioni climatiche hanno comunque fortemente provato l'agricoltura: l’allarme per il maltempo e l’anomalo andamento delle temperature hanno colpito sia le zone interne, che le zone costiere. Coldiretti Abruzzo denuncia la riduzione di produzione dei cereali con punte anche del 50% e la distruzione completa del raccolto di foraggi. E non mancano danni, soprattutto nella provincia teatina, alle colture ortofrutticole estive. Resta finora illeso, fortunatamente, il settore vitivinicolo, in cui la vendemmia inizia in questi giorni con la raccolta dei bianchi.
A livello generale ci sono comunque problemi sul fronte dei costi: l'effetto del maltempo non ha colpito duramente le coltivazioni e gli allevamenti con perdite di prodotto, ma ha inciso sull’aumento di costi per la difesa delle piante, sulla quantità delle operazioni colturali da attuare con aumento nella necessità di carburante agricolo. Ed ha anche condizionato i consumi alimentari stagionali come quelli di frutta e verdura che sono scesi a livelli minimi.
Il risultato - conclude la Coldiretti Abruzzo - è stato perdita di reddito per le imprese e di opportunità occupazionali per i lavoratori tradizionalmente impegnati nella raccolta stagionale della frutta.

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