Riparte in Abruzzo la filiera della cura e manutenzione del verde nelle città per scongiurare i gravi pericoli determinati dalla caduta di alberi e rami favorita dallâincuria e dal moltiplicarsi di eventi climatici estremi. Lo dice Coldiretti Abruzzo nel commentare gli effetti del Decreto del presidente del Consiglio sulle riaperture di alcune attività a partire dal 14 aprile che in regione, recepito dallâordinanza firmata ieri dal presidente Marco Marsilio annunciata dallâassessore regionale Emanuele Imprudente, riguarderà lâattività di manutenzione di aree pubbliche e private compresi orti, vigneti e ortofrutticoli in genere.
âUn provvedimento che consentirà di intervenire â dice Coldiretti - con le opportune operazioni di taglio e cura anche del verde pubblico che in Italia nellâultimo quinquennio è aumentato del 3,7%. In Abruzzo - sottolinea la Coldiretti - la disponibilità di verde urbano per abitante è variabile. Pensando semplicemente ai capoluoghi di provincia si va dai 6,7 metri quadrati per abitante della città di Chieti (su una superficie di verde urbano pari a 345.600 mq) ai 38,3 mq di Pescara (su 4.622.643 mq) passando per i 18 mq per abitante di Teramo (su 987.500 mq) fino ai 29,6mq di LâAquila (2.059.087 mq).
âIn virtù delle condizioni climatiche sempre più incerte ed imprevedibili è oggi particolarmente importante â conclude Coldiretti Abruzzo - provvedere ad una maggiore manutenzione ed attenzione al verde che è uno dei parametri che vengono utilizzati per valutare la vivibilità di un territorio e lâattenzione di una amministrazione per il benessere dei propri abitanti. Altro aspetto importante â continua la Coldiretti - è la necessaria difesa delle piante dallâaggressività di tanti patogeni introdotti negli anni da diverse parti del mondo che vanno affrontati adeguatamente per garantire la bellezza dei centri urbani ma anche la loro sicurezza.  Già da settimane peraltro â precisa la Coldiretti - sono ormai entrate nel vivo le fioriture e, con il periodo, dilaga anche il rischio di allergie da polline e più avanti anche delle 'temute' graminacee di cui, secondo le autorità sanitarie, soffre circa un quarto della popolazione. Si tratta dunque - sostiene la Coldiretti â di lavori non derogabili che vanno affidati a professionisti del settore nel rispetto di tutte le precauzioni necessarie a contenere il contagio da Coronavirus.
âBene dunque lâordinanza regionale â conclude Coldiretti Abruzzo - anche per gli aspetti relativi alle necessità private collegate alla cura di orti, vigneti e ortofrutticoli in genere che, con lâemergenza, è stata tralasciata a discapito della prevenzione del dissesto idrogeologico e della manutenzione ordinaria e straordinaria del territorioâ. Â
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