1 Agosto 2009
Incendio Seab, calo delle vendite

E' ancora molto alto il livello di preoccupazione tra i consumatori per le ordinanze emesse dai sindaci di alcuni Comuni di divieto di consumo, raccolta e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli in seguito all'incendio dello stabilimeto Seab. Una diffidenza verso il prodotto locale che fa registrare cali delle vendite anche superiori all'80 per cento. Per la Coldiretti siamo di fronte ad una grave emergenza, che va assolutamente fronteggiata. "Come spesso succede, quando finisce un allarme a farne le spese sono solo in pochi, e in questo caso sta pagando l'agricoltura chietina, che risente dell'ingiustificato calo delle vendite determinato dalla psicosi polveri" accusa Michele Errico, direttore della Coldiretti "Inoltre in questo caso sta pagando anche il consumatore, che erroneamente e ingiustificatamente diffidente verso i prodotti locali, non sa di consuamarne altri di dubbia provenienza o comunque non sempre sottoposti a regimi di sicurezza come quelli europei e ancor di più italiani". Una situazione per la quale, secondo Coldiretti, è necessario l'intervento delle amministrazioni comunali coinvolte dall'accaduto. "Sarebbe importante che fossero le stesse amministrazioni a tranquillizzare i consumatori, anche acquistando pagine di giornali per comunicare quelle certezze di cui le persone hanno bisogno" aggiunge Errico "è necessario compiere un ultimo sforzo affinchè,  ognuno per la sua parte, contribuisca a ridare sorriso all'economia agricola locale".
 
 
 
Per informazioni:
Alessandra Fiore - Ufficio Stampa Coldiretti 
Tel. 085.444941 - 335.6863866 - 328.9644434

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