Quello del 2018 sarà il primo raccolto di grano abruzzese usato per una pasta veramente made in Italy. A dirlo è Coldiretti Abruzzo, che ricorda che sono già in commercio le confezioni di pasta secca prodotte in Italia che, per legge, devono vedere obbligatoriamente indicati in etichetta il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e quello di molitura. âUna vittoria applaudita dal 96% dei consumatori che, attraverso diverse consultazioni pubbliche, hanno più volte richiesto in passato che in etichetta venisse scritta in modo chiaro e leggibile lâorigine degli alimenti e che spinge ora molti pastifici a rivolgersi alla produzione nazionale â dice Coldiretti Abruzzo â anche lâAbruzzo beneficerà direttamente della norma entrata in vigore a febbraio. A beneficiarne saranno circa 20mila cerealicoltori abruzzesi che coltivano grano su una superficie di circa 87 mila ettari di cui circa 34mila a grano duro per una produzione di 1.400.000 quintali di frumento e un valore di circa 35milioni di euroâ.
âLâauspicio ora â aggiunge Coldiretti Abruzzo â è che il grano abruzzese venga valorizzato nella filiera del grano duro italiano e retribuito adeguatamente come meritano i cerealicoltori italiani che continuano a scommettere su un settore storico ed importantissimo per tradizione ed economia che altrimenti andrebbe a scomparireâ. Â