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Centosessantamila tonnellate di olive in meno pari a ventimila tonnellate di olio: una perdita dellâ80% della produzione che, tradotta in moneta, corrisponde ad 80milioni di euro che verranno a mancare ad un totale di circa 25mila imprese su ben 45mila ettari di terreno dedicato. Eâ la drammatica fotografia scattata da Coldiretti sulla campagna olivicola in via di conclusione, fortemente penalizzata dallâanomalo andamento climatico e dallâattacco di fitopatie che, mai come questâanno, hanno compromesso il raccolto di uno dei prodotti simbolo dellâagricoltura abruzzese. Un anno con poco, pochissimo olio. E ancora meno a denominazione di origine, quasi introvabile e comunque soggetto allâinevitabile lievitazione del prezzo.
Una situazione allarmante che riguarda tutta la regione â con particolare riferimento alle provincie di Pescara e Chieti - su cui già a luglio Coldiretti aveva messo in guardia gli uffici regionali chiedendo lâavvio del monitoraggio da parte dei tecnici per la verifica della situazione. Risultato: le previsioni si sono dimostrate più che realistiche, e lâinsolita estate è stata solo il preludio di un dramma economico che non sta risparmiando nessuno determinando, in alcuni casi, la perdita dellâintero raccolto.
Ieri, lâincontro di Coldiretti con lâassessore regionale allâagricoltura Dino Pepe, per chiedere con forza lâattivazione delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale previsto dal decreto legislativo n.102/04 per gli eventi non assicurabili. Un atto necessario â e non rinviabile vista la gravità della situazione - su cui Coldiretti non è disposta a soprassedere. âAuspichiamo lâimmediato sopralluogo dei tecnici regionali per lâeffettiva quantificazione del danno e la definizione della territorialità dellâemergenza â dice il direttore di Coldiretti Abruzzo Alberto Bertinelli â ci aspettiamo dallâassessore un impegno forte e deciso affinchè venga immediatamente approvata dalla giunta la delibera con cui si chiedere al ministero lâemanazione del decreto per lâattivazione degli interventi compensativiâ. Un atto dovuto, ma non lâunico necessario per far fronte alla situazione. Oltre alla richiesta dello stato di calamità , Coldiretti sollecita lâintervento diretto della Regione attraverso: lâattivazione di interventi compensativi a favore degli impianti di molitura che hanno subito un danno economico a causa della diminuzione del quantitativo di olive trasformato; la sensibilizzazione della Grande Distribuzione a non applicare le eventuali penalità previste dai contratti commerciali sottoscritti con le imprese agricole singole e associate in caso di mancata o ridotta fornitura di olio; lâinserimento di punteggi aggiuntivi nelle graduatorie dei prossimi bandi del nuovo Piano di sviluppo rurale (Psr 2014-2020) a favore degli olivicoltori che hanno subito il danno economico per la perdita del prodotto. âLa gravità della situazione â spiega Bertinelli - richiede unâazione a trecentosessanta gradi, che non può limitarsi agli interventi previsti dalla normativa nazionaleâ.
In occasione dellâincontro con lâassessore Pepe, Coldiretti ha inoltre evidenziato altre problematiche particolarmente sentite e ha chiesto un ulteriore impegno dellâamministrazione a favore di tutto il settore: lâaumento del 20% delle assegnazioni di gasolio agricolo agevolato su tutto il territorio regionale per lâannualità in corso e lâanticipo del prestito di conduzione per lâanno 2015. <
28 Ottobre 2014
olio, in fumo 80milioni di euro



