In riferimento alla notizia della morte di una orsa allâinterno del Parco nazionale dâAbruzzo, attribuita ad una infezione di Tubercolosi di origine bovina, e alla conseguente affermazione dellâente parco â pubblicata sul proprio sito internet - circa la necessità di adottare misure restrittive nei confronti del pascolamento di greggi e mandrie sui pascoli montani, Coldiretti LâAquila esprime preoccupazione per lâatteggiamento allarmistico che sta generando la situazione e per le possibili conseguenze sullâeconomia zootecnica montana che incide profondamente sugli oltre 300milioni di euro complessivi di Plv sviluppati a livello regionale dal comparto zootecnico. Per la principale organizzazione agricola, prima di penalizzare centinaia di allevatori che da migliaia di anni pascolano le lori greggi contribuendo fattivamente alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio montano e protetto, sarebbe necessario affrontare la situazione in modo organico e mirato, ma soprattutto âconcertatoâ con il mondo agricolo, finora escluso dai tavoli decisionali anche se direttamente coinvolto per quanto attiene lâattività agricola nelle aree protette.
<> commenta Massimiliano Volpone Direttore di Coldiretti LâAquila <
25 Aprile 2014
si può salvare l’orso senza penalizzare l’allevamento



