8 Aprile 2009
Terremoto, cento milioni di danni

“C’è stata tanta sensibilità da parte del ministro, che si è impegnato a visitare le aziende anche senza telecamere. E’ una grande dimostrazione di attenzione nei confronti dei problemi della categoria, per la quale gli siamo sinceramente grati”.
Michele Errico, direttore Coldiretti Abruzzo, esprime un sentito ringraziamento al ministro all’agricoltura Luca Zaia, che questa mattina ha fatto visita alle zone del terremoto aquilano per toccare con mano la condizione in cui versano le imprese agricole. Una visita ad aziende e strutture che si è protratta per tutta la mattina, un gesto importante, sul quale si è espresso positivamente anche l’assessore regionale Mauro Febbo, che, affiancato dal direttore dell’organizzazione professionale, ha accompagnato il ministro nel suo viaggio nelle zone più disastrate. Diverse le aziende visitate, tra cui quelle di Paolo Moro di Paganica e dei fratelli Pezzopane di Onna. Realtà disastrate, in cui si contano i danni non solo strutturali. Qualcuno ha perso i propri cari, per altri il terremoto ha messo fine ai sacrifici di intere generazioni. Aziende distrutte, per le quali è difficile immaginare il futuro.
Dalla prima stima – effettuata dalla Coldiretti Abruzzo – si contano oltre 400 aziende danneggiate per un totale di oltre 100milioni di euro di danni, di cui 30 milioni per il mancato reddito nel lungo periodo (almeno 12 mesi), 20 milioni per danni strutturali ad allevamenti, aziende agricole e agriturismi, 30 milioni legati alla viabilità rurale e 20 milioni necessari a risarcire le imprese che al danno aziendale devono registrare anche decessi e feriti.
“Da una prima verifica alle aziende colpite dal terremoto, possiamo evidenziare problemi diversissimi tra loro” continua Errico “i disagi conseguenti alla viabilità compromessa dall’interruzione di ponti e strade, i decessi di alcuni capi di bestiame per il crollo di stalle e strutture, la presenza nelle campagne di animali impauriti che vagano senza meta. I problemi più gravi riguardano comunque la difficoltà di assicurare continuità nell’attività, per esempio nel conferimento del latte a causa dell’impossibilità dei raccoglitori di raggiungere le aziende. Ma i danni si estendono all’intera filiera” aggiunge Errico “proprio in questi giorni si stava dando un’accelerata al progetto sulla centrale del latte d’Abruzzo, che doveva nascere dal potenziamento della già esistente centrale del latte di L’Aquila anche grazie all’interessamento dell’assessore Mauro Febbo. Ovviamente ci saranno rallentamenti”.
Intanto, nel campo base della Coldiretti, situato nella zona industriale di Bazzano, alle porte de L’Aquila continuano ad arrivare viveri e ogni genere di alimento. Dal pane alla pasta, dalla conserva ai succhi di frutta provenienti da ogni parte di Italia. In molti casi sono le stesse federazioni Coldiretti, in altri strutture associative che hanno risposto all’appello dell’organizzazione. Tra le tante, il mercato ortofrutticolo di Cepagatti, il consorzio agrario di Chieti-Pescara, l’associazione di panificatori Assipan.
“Speriamo che la rete di solidarietà non si fermi” conclude il direttore Errico “è importante che le persone e le aziende non vengano lasciate sole anche nel prossimo futuro”.
Un saluto particolare, invece, per il caro Lorenzo Della Loggia, il giovane collaboratore della Coldiretti che lavorava nell’ufficio di Atri, il cui corpo è stato ritrovato nelle macerie martedì sera, in quella circostanza si trovava all’Aquila. A lui, il caro abbraccio di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e stimarlo.

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