5 Maggio 2009
Un passo avanti per la centrale del latte di L’Aquila

Muove i primi passi l'acclamato progetto di recupero della centrale del latte dell'Aquila, sopratttto alla luce dei danni provocati sul comparto zootecnico dal  terremoto del 6 aprile. Infatti, l'assessore regionale all'agricoltura Mauro Febbo ha chiesto alle organizzazioni di categoria, in primis alla Coldiretti, indicazioni per il rilancio della struttura situata alle porte dell'Aquila. "Il momento è propizio per connotare la centrale non più come aquilana ma come abruzzese" dice Michele Errico, direttore Coldiretti Abruzzo "in essa confluirà il latte podotto da tutti gli allevatori della regione. Cosa che, oltre ad essere una garanzia per i consumatori, è garanzia di conferimento del prodotto per gli stessi allevatori che potranno affidare il rporpio latte ad una struttura territoriale". Un progetto che, secondo la principale organizzazione agricola, contribuirebbe in maniera forte a rilanciare l'economia del comparto zootecnico, l'unico vero volano dell'agricoltura aquilana addirittura potendo dare equilibrio al prezzo del latte, che anche a livello nazionale vive un momento di grande difficoltà. "Gli allevatori abruzzesi, tolto qualche caso riconducibile ad una o due associazioni, non hanno punti certi di conferimnto e, laddove vi sono, si tratta di struttre extraregionali" conclude Errico "La capacità di poter aggregare il latte regionale potrebbe creare una condizione economicamente vincente, atteso che la domanda dei consumatori abruzzesi è superiore all'offerta del prodotto. Questo progetto inoltre" aggiunge "ha come obiettivo di aggreggare, e non di dividere, gli allevatori che in questo momento, anche di fronte alla più piccola difficoltà, sono rpesi dallo scoraggiamento e sentono tarscurati o abbandonati. Non è così, i grandi progetti come questo hanno bisogno dei loro tempi". 
 
 

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